Joe Kingman (Dwayne Johnson) è un celebre campione di football che ha tutto quanto si possa desiderare: soldi, fama, successo, donne.
Joe è abituato al gioco duro ed è dotato di una forza e agilità incredibili che gli permettono di sopportare i violenti colpi del gioco del football. Tuttavia, gli eventi che stanno per colpirlo si riveleranno più duri di un placcaggio.
La sua vita trascorre tranquilla, fino all’arrivo di Peyton (Madison Pettis), una bambina di otto anni che sostiene di essere sua figlia, nata da una precedente relazione, che rivoluzionerà la vita del padre.
Messa da parte la vita di scapolo impenitente, divisa tra partite, feste e appuntamenti con donne bellissime, Joe si troverà a fare i conti con la danza classica, le bambole e le fiabe della buonanotte per conquistare il cuore della sua bambina.
Cambio di gioco, diretto da Andy Fickman, è una simpatica commedia della Walt Disney, anche se la storia non spicca per originalità.
Genere: Commedia




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Nonostante il titolo (in italiano) sia uno squallido tentativo di far leva sull’assonanza con una pellicola già nota (40 anni vergine) nel genere comico e faccia in qualche modo pensare ad uno dei tanti film demenziali americani, in realtà 14 anni vergine è una commedia simpatica, che si lascia vedere e dalla struttura quasi disneyana: un ragazzo educato e per bene che esordisce nel “selvaggio” liceo, ambiente nel quale si trova costretto a mentire e inventare situazioni inesistenti per “sopravvivere” e togliersi la fama di sfigato di turno. Tutto questo finché, per una sorta di magia inspiegabile, un bel giorno tutte le frottole raccontate si avverano improvvisamente, proiettandolo in situazioni assurde e incredibili, alcune positive, altre….meno. Per la serie “stai attento a ciò che chiedi quando preghi perché potresti ottenerlo“, il giovane protagonista scopre presto che la situazione in cui si trova, nonostante sia diventato vero e proprio idolo dell’istituto, non è quello che stava cercando e tenta di correre ai ripari. Nulla di particolarmente nuovo, ma di scene divertenti ce ne sono diverse, e il giovane attore protagonista è decisamente molto simpatico in quel ruolo!
Come per ogni film di M. Night Shyamalan, più che di trama possiamo parlare di suggestioni: muratori che cadono a manciate giù dai ponteggi, una ragazza che si trafigge la gola con lo spillone per i capelli, una macchina che si schianta contro un albero, persone improvvisamente fuori di senno. E non poteva essere diversamente, visto che lo stesso regista e scrittore di E Venne il Giorno (The Happening) dichiara che l’idea alla base del film gli è venuta da un’immagine balenatagli nella mente durante il tragitto fra Philadephia e New York:
“Stavo già scrivendo un film completamente diverso e mi è venuta in testa un’immagine molto simile a quello che sarebbe diventato il poster del film: un’autostrada piena di macchine abbandonate, senza traccia di essere umano.”
Rispetto ai film precedenti, la paura in gioco è ancora maggiore, o almeno così sembra. Dopo un discusso e discutibile Lady in The Water, il giovane regista torna a riproporre temi e atmosfere che lo hanno portato a farsi rapidamente un nome all’interno del genere “thriller” in senso lato. Le premesse per un’esperienza da non dimenticare ci sono tutte, e poi si sà, da Shyamalan ci si può aspettare davvero di tutto…..
Genere: Thriller




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Dalla morte di sua moglie, la vita di Tom Ludlow (Keanu Reeves), agente della polizia di Los Angeles, non è stata più la stessa. Tom vive di notte, sulle strade di Los Angeles, armato e incapace di provar paura. È lui che garantisce la sicurezza dei cittadini, affrontando gli aspetti più ripugnanti della società e applicando una giustizia rapida e priva di compromessi, che ignora i protocolli e gli scrupoli morali.
La storia si complica quando un collega di Tom muore e lui viene accusato dell’omicidio.
Impegnato nelle ricerche di indizi che possano scagionarlo dalle ingiuste accuse, Tom si imbatte in un caso di corruzione all’interno del suo dipartimento.
La notte non aspetta, diretto da David Ayer, è tratto da una storia originale di James Ellroy.
Crudo, violento, bagnato di sangue, questo thriller urbano non brilla per originalità ma per un ottimo cast e per un ritmo mozzafiato.
Genere: Thriller, Drammatico




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Un amore di testimone è un film molto romantico e sentimentale… spesso divertente…
Però povero Tom nel ruolo della “damigella d’onore”…tutti lo prendono per gay, persino il prete!
Certo il film ricorda un po’ Il matrimonio del mio migliore amico con i ruoli principali inverti…però la storia di sfondo è un po’ diversa…e il finale è completamente differente…
Un amore di testimone è una commedia romantica molto carina che riesce a intrattenere il pubblico con una storia simpatica, senza troppe pretese.
Ci eravamo lasciati con una domanda, più precisamente se questo film avesse un senso…in efetti, la risposta è: NO! Di horror ha ben poco (ma di questi tempi non c’è molto da stupirsi), la trama ha diversi buchi e la narrazione accompagna faticosamente lo spettatore verso uno scontato “scontro finale”. Nonostande duri circa un’ora e mezza, il film diventa quasi noioso già verso la meta, facendolo sembrare molto più lungo. Insomma, non vale la pena di impegare tempo per un prodotto del genere…