Il film Wall-e è molto divertente e il protagonista è davvero simpatico.
La trama è formata da due situazioni, quella dei robot e quella degli umani.
La storia del robottino Wall-e inizialmente è un pò triste visto che lui è rimasto l’unico robot attivo sulla terra e continua il suo lavoro di ripulire il mondo dai rifiuti. Ma per fortuna sulla terra arriva la robottina Eve che rallegrerà Wall-e.
La storia degli umani può far riflettere considerando che, nella visione più negativa del futuro, all’uomo potrebbe davvero attendere una situazione del genere, cioè la terra ricoperta da rifiuti e le persone obese perchè troppo pigre per camminare e che per spostarsi si fanno trasportare da macchine.
Nel complesso un ottimo film che forse vuole anche insegnare qualcosa.
Dopo Fight Club, il regista David Fincher e l’attore Brad Pitt tornano a lavorare insieme in un film tratto da una novella di Scott Fitzgerald. Lo Strano Caso di Benjamin Button parla di un uomo che nasce con l’aspetto da vecchio e che ringiovanisce sempre di più con il passare negli anni.
Gli umani hanno abbandonato la terra perchè invasa dai rifiuti, ma si sono dimenticati di spegnere il robot Wall-e e lui da 700 anni continua a fare quello per cui è stato progettato, cioè ripulire il pianeta dai rifiuti.
Wall-e è un robot animato che non parla ma si fa capire a gesti e attraverso una gamma di suoni espressivi.
Un giorno arriva sulla terra un altro robot, Eve, più moderno e programmato per cercare vita sulla Terra.
I due robot viaggiano attraverso la galassia vivendo varie avventure un po’ comiche ed emozionanti.
In “Wall-e” il mondo delle macchine è a tutti gli effetti centrale, i robot sono una società a sé ed hanno una loro vita, sentimenti e valori propri, sono i protagonisti di una trama autonoma rispetto a quella che coinvolge gli umani.
Wall-e e Eve combattono a fianco di altri robot buoni contro i robot cattivi per salvare se stessi e il loro amore, e non per salvare gli umani (questo sarà solo una conseguenza).
“Wall-e”, di Andrew Stanton, è un film che afferma la bellezza e il romanticismo della tecnologia ed è in grado di commuovere attraverso scene molto semplici.
Il nono lungometraggio della Pixar è l’ennesimo capolavoro d’animazione.
Genere: Animazione
Pacino e De Niro insieme in un gran bel film, in cui tutto ruota intorno alle figure dei due protagonisti e del loro rapporto professionale di navigati detective newyorkesi e di vecchi amici. Un film dove tutto si confonde: l’etica professionale con l’amicizia, la giustizia “ufficiale” con quella personale, il bene con il male (se ha ancora senso parlarne in questi termini). E intanto, col passare dei minuti la tensione sale, fino all’esplosione finale.
Frase da ricordare:
“Sapete perché ci si arruola nella polizia? Per ottenere rispetto: molti rispettano il distintivo. Tutti quanti rispettano la pistola.“
Arturo Cremisi (Vincenzo Salemme) è il protagonista di una fortunata serie televisiva dal titolo “Un bambino a metà”. L’altro protagonista è il biondo Federico (Giulio Maria Furente), il bambino che interpreta il ruolo di suo figlio, e che gli ruba costantemente la scena. Nella serie televisiva tra padre e figlio vi è un amore sconfinato, nella realtà un’aperta e dichiarata competizione.
Sul set la tensione è alle stelle e la situazione si complica all’estremo quando negli studi di registrazione giunge il piccolo Mirko (Leonardo Bertuccelli) di sei anni che, avendo perso il padre e vivendo con una madre un po’ ribelle, si è identificato nel protagonista della soap e ha deciso che Arturo è il padre che gli manca.
L’ossessiva richiesta d’amore del bambino, l’attenzione del pubblico intorno all’insolita vicenda e i pressanti suggerimenti di Enrico Pignataro (Sergio Rubini), amico e gente di Arturo, di sfruttare l’interesse dei media costringeranno Arturo ad interpretare anche nella vita il ruolo della fiction. Un ruolo di padre fittizio che trascinerà Arturo in una spirale di situazione sempre più paradossali ed esilaranti.
Il film No problem di Vincenzo Salemme è una simpatica commedia creata con l’obbiettivo di far un po’ sorridere.
Genere: Commedia
In Liguria è uscito da pochi giorni il secondo film del gruppo ligure Buio Pesto “Capitan Basilico”.
I Buio Pesto sono un gruppo musicale molto famoso in Liguria che ogni estate organizza oltre 40 concerti da La Spezia a Ventimiglia ai quali assistono oltre centomila spettatori in costante aumento, solo quest’anno le presenze ai loro concerti sono aumentate del 20%.
Dopo il successo ottenuto dal loro primo film “Invaxon-Alieni in Liguria”, il gruppo ligure ritorna al cinema con “Capitan Basilico”, che racconta la storia del super eroe ligure che dovrà risolvere alcuni crimini come il furto della lanterna a Genova, del priamar a Savona, del Duomo di Porto Maurizio e dell’arsenale a La Spezia.
Zohan è un film molto divertente, sopratutto per via del personaggio principale: uno strano mix tra un super-macho dei più celebri film d’azione americani, il più classico “figaccione” hollywoodiano che conquista le donzelle con lo sguardo e un immigrato negli USA alle prese con i problemi (e i sogni) che questo comporta. Aggiungete a questo la sua origine mediorentale ed il suo sogno nel cassetto di diventare un parrucchiere di fama: quello che ne esce è una pellicola dove l’assurdo e il politicamente scorretto salgono in cattedra.




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