Una notte al museo 2 – la fuga, di Shawn Levy, è una divertente avventura fantastica che umanizza la Storia. E al piacere di riconoscere opere d’arte, personaggi ed eventi storici si unisce il piacere di vederli presi un po’ in giro.
Nel film si animano numerosi personaggi: il faraone Kahmunrah vendicativo e ansioso di conquistare il mondo, il nanetto Napoleone, il generale Custer, Al Capone in bianco e nero, la spavalda e petulante aviatrice Amelia Earhart, il buffo Ivan il Terribile, la statua di Abramo Lincoln che si alza dalla poltrona, si stiracchia e cammina, il presidente Theodore Roosvelt, Ottavio che parla in romanesco, Einstein rappresentato da molti pupazzetti dalla testa mobile, la monumentale statua di Rodin «Il pensatore» (che pensa solo alla statua di Venere), ballerine di Degas che scorrazzano nei corridoi e numerosi animali come il calamaro gigante, scimmiette e canguri. Inoltre i quadri di Edward Hopper si animano e le celebri foto in bianconero ospitano i protagonisti.
Una notte al museo 2 è un film divertente, principalmente rivolto ai più piccoli, che è stato un po’ criticato per la mancanza di una struttura narrativa forte, ma forse l’obbiettivo del film era solo far sorridere grandi e piccini e comunicare ai bambini che il museo è un luogo divertente e magico.
Vicotr è sessodipendente, anche se non sembra curarsi più di tanto di questa sua malattia: in effetti, frequenta i sessuomani anonimi solo per reperire nuovi partners. Non si comporta in modo molto diverso anche nella clinica dove è ricoverata la madre, la quale sta perdendo la memoria e non lo riconosce neanche. Qualcosa però incomincia a cambiare con l’arrivo di una nuova dottoressa in quell’ospedale.
Soffocare è un film divertente che “scivola via” gradevolmente, ma la risata e l’assurdo non sono i soli elementi della storia: lo stesso titolo infatti, non si riferisce soltanto alla messa in scena che fa abitualmente Vicotr (fingendo di soffocare in locali pubblici) per reperire soldi, né vuole ammiccare ad un malizioso doppio senso, ma si riferisce ad una condizione del protagonista e del rapporto tra una madre e un figlio.
Robert Downey Jr., rilanciato più che mai, vestirà i panni di Sherlock Holmes in un film ispirato all’investigatore più famoso di sempre. Il Film uscirà il prossimo Natale negli USA.
Siamo a Londra, il business delle costruzioni e delle concessioni edilizie è più in salute che mai e il tutto è controllato da un magnate che decide il bello e il cattivo tempo attraverso un giro di affari non proprio leciti.Questo è il soggetto che propone RocknRolla, un film dal ritmo frenetico, costellato da personaggi malavitosi, ma molto empatici, che si muovono come pedine all’interno di un intreccio abbastanza complesso. La pellicola è molto godibile sopratutto per il buon mix tra azione e ironia, il tutto messo in scena e montato con uno stile che più volte si avvicina a quello del videoclip.
Larry Daley (Ben Stiller) non è più il guardiano del Museo di Storia Naturale, ha fatto fortuna con alcune invenzioni ed ora è un giovane imprenditore. Ma non è troppo soddisfatto e sente che qualcosa gli manca, un qualcosa che ritrova quando trova nel vecchio museo.
Ma ormai al Museo di Storia Naturale non è più tempo di statue di cera, vecchie ricostruzioni e piccole miniature, che verranno sostituite dalle nuove tecnologie digitali.
Le vecchie attrazioni vengono imballate e sono destinate all’archivio federale dello Smithsonian Museum di Washington.
Per uno scherzo della solita scimmietta però, oltre alle statue, viene imballata anche la tavola egizia che ha il potere di animarle e che, portata a Washington, darà vita a tutto lo Smithsonian Museum.
In Una notte al museo 2 – La fuga decine e decine di nuovi personaggi storici tornano in vita per portare ancora una volta sul grande schermo un’ondata di confusione, divertimento e fantastiche avventure.
Beyoncé e Adrien Brody insieme in un musical che racconta l’ascesa e il declino di una delle più famose case discografiche della Chicago degli anni cinquanta e sessanta. Il film, uscito lo scorso anno negli USA, sarà nelle sale italiane dal 29 maggio.
Riprendiamo, con questa seconda e ultima parte del film di Soderbergh, le vicende del Che il quale, lasciati Fidel Castro e Cuba, scompare in Bolivia, pronto ad addestrare altri uomini per una rivoluzione che avrebbe voluto dilagasse in tutta l’America Latina.
La pellicola, in questo suo secondo tempo, risulta più statica e caratterizzata da tempi morti che ne rendono più difficoltosa la lettura. E’ chiara l’intenzione del regista di soffermarsi maggiormente, proprio nel momento di maggior crisi del personaggio, sull’aspetto interiore di un leader prossimo alla decadenza senza tuttavia riuscirvi completamente, al contrario del protagonista Del Toro, ormai totalmente e perfettamente calato nella parte.