Quarto capitolo della saga di Bubba Sawyer ovvero Leatherface (o remake dell’originale del 74?) ad opera del co-sceneggiatore, insieme al regista/produttore Tobe Hooper del primo The Texas Chainsaw massacre, Kim Henkel.
Pessimo quanto il suo predecessore (Leatherface: The Texas Chainsaw massacre 3) questo film è la parodia del titolo originale , ed è percio’ che spero non sia stato concepito da Henkel come remake, tanto più dopo aver collaborato con lo stesso Tobe, ma che sia passato anche negli altri stati come quarto (e spero ultimo) capitolo della saga (come se gli altri episodi avessero qualcosa a che competere con il primo). Nulla che dire: il punto più basso è stato toccato dal precedente episodio e nulla poteva essere peggio, anzi , l’aria demenziale di questo film sotto alcuni aspetti lo rende per qualche minuto anche godibile e se preso sul ridere non è poi così uno dei film più brutti del cinema horror come gran parte della critica vuole far credere. Ogni cosa in questo film sembra essere studiata apposta per essere trash, questa è l’impressione che ho avuto, e si va avanti a vedere il film solo per vedere quanto le idee siano sconclusionate o fino a che livello siano riusciti ad infangare un classico (la famiglia di cannibali che ordina la pizza fa capire che c’è ben poco dell’originale idea malsana). A dire il vero remake o sequel poco centra questo film con il titolo riportato e la famosa motosega sembra quasi essersi arrugginita per quanto sia stato concepito male questo film. Stupenda (ironicamente parlando) una delle scene finali dove Leatherface viene ucciso da un miniaereoplano, il tutto girato in una giornata di splendido sole. Ogni dettaglio sulla storia è superfluo…bocciatissimo!!!
Alice in Wonderland è una nuova versione animata della famosa storia di “Alice nel paese delle meraviglie”.
La diciassettenne Alice (Mia Wasikowska) scappa da un party altezzoso e segue il Bianconiglio giù per il buco, che la riporta nuovamente al Paese delle Meraviglie, dove ritroverà gli amici d’infanzia: il Bianconiglio, Pinco Panco e Panco Pinco, Toperchio, il Brucaliffo, lo Stregatto, e il Cappellaio Matto.
Il Bianconiglio è convinto di avere la ragazza giusta, quella che ha visitato il magico mondo dieci anni prima. Ma Alice non si ricorda la sua visita precedente nel Paese delle Meraviglie, le cui creature sono pronte per una rivolta contro il terrorizzante regno della Regina Rossa (Helena Bonham Carter) e sperano che Alice li aiuti.
Il regista Tim Burton ripropone una delle storie più amate di tutti i tempi in una chiave nuova, magica e fantasiosa.
Genere: Fantasy, Avventura




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Era Of Vampires è il tipico film d’azione cinese di serie B, ma d’impronta horror. Non credo che la Cina possa sfornare film sui vampiri che possano essere competitivi con il mercato europeo o americano, soprattutto ora che abbiamo una saturazione di film del genere ed infatti Era Of Vampires per i miei gusti personali è scadente: troppo “orientaleggiante”, poco horror e sviluppato in maniera da non colpire. La storia, che poteva essere sfruttata molto meglio ovviamente, come in gran parte dei casi, è mal supportata da tutto ciò che concerne la costruzione effettiva del film. La trama: Nella Cina del XIX° secolo i cadaveri degli esponenti delle famiglie più ricche vengono ricoperti di cera. La leggenda dice che con questo trattamento essi possano tornare in vita sotto forma di vampiri, ed è ciò che succede nel film…sarà un maestro di arti marziali e i suoi quattro allievi a combattere per fermare il degenerarsi della maledizione. Read the rest of this entry »
Il Missionario è una commedia, prodotta da Luc Besson, non particolarmente brillante ma comunque godibile nel suo complesso. Dopo un inizio che non sembra presagire nulla di buono, il film si risolleva, sopratutto nella parte centrale, riuscendo comunque a far sorridere pur con una trama molto semplice e prevedibile, basata tutta sul collocare i personaggi in un ambiente totalmente estraneo, che non gli appartiene, di fatto antitetico alle loro personalità. Le situazioni imbarazzanti e i giochi di parole sono pertanto frequenti anche se non sempre efficacissime (forse complice anche in quest’ultimo caso la traduzione dal francese) e in definitiva è un film consigliato al relax senza troppe pretese.