Il Mio Mondo Cinema

Horror-ciofecaAmmetto di condividere i giudizi su gran parte della filmografia del regista Wes Craven, soprattutto per quanto riguarda quel Nightmare on Elm street che rivoluzionò negli eighties il cinema horror rilanciando l’immagine del mostro o del cattivo , terrorizzando generazioni di teen-agers a suo tempo. Mi sono trovato discorde invece nel ritenere buoni alcuni suoi film sottovalutati dai più, come Shocker o La casa nera per citarne un paio, e lo stesso lo farò ora, ma all’inverso, con questo film.

Seconda prova del regista americano, dopo il discutibile L’ultima casa a sinistra, questo Le colline hanno gli occhi a mio avviso lascia veramente il tempo che trova e non capisco come possa essere diventato un caposaldo del cinema horror, e come si sia potuto fare due remake (molto migliori dell’originale). Tralasciando la morale e tutte le filosofie annesse questo è veramente un film lento e noioso. La trama, la recitazione degli attori, le musiche e l’atmosfera che gira attorno è a mio parere di una monotonia disarmante: una famiglia che si disperde nel deserto e viene aggredita da cannibali, in più alla fine è un cane a salvare la situazione! Se prendete il lato di drammaticità della situazione lasciando stare il film in se può anche funzionare, ma dal punto di vista della visione della pellicola è quanto di più stancante. Scene penetranti assenti (tranne una scena di tentato stupro e qualche coltellata di troppo verso la fine), phatos sotto lo zero, dialoghi inutili, il tutto “arricchito” da mezzi produttivi poverissimi.

Penso che in quegli anni siano usciti ottimi film per giustificare questa produzione come vecchia, e perciò dal mio punto di vista non trovo appigli per elevarlo come fanno molti, lasciando nell’ombra o semi-ombra grandi classici contemporanei soprattutto italiani. Io sono il primo a cercare i pregi dei film oltre le scene, ma qui siamo in una situazione di totale negazione nel sapere suscitare, anche in low budget o senza particolari scene forti, emozioni nello spettatore. A meno che, incondizionatamente, non vi affidiate alla critica, confido in un vostro “chissenefrega!” alla fine della visione della pellicola. Puerile!

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