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horror-serioTipico giallo-thriller degli anni 70 questa pellicola sembra sia ispirata al romanzo di Edgar Wallace The clue of the new pin.

Senza nulla togliere o aggiungere, Cosa avete fatto a Solange? lo collocherei nella media dei film del genere di quegli anni. Di sicuro per apprezzarlo dovrete essere amanti del thriller all’italiana o del giallo in generale, altrimenti, credetemi, è quanto di più scontato ci sia.

Ripeto, non è ne di più ne di meno di ciò che è stato proposto dai registi italiani del periodo, e anzi, giusto per dare credito, essendo datato 1971 è forse uno dei primissimi su questo filone e nel complesso a differenza di molte altre “trashate” ha qualcosa in più, trattando in modo crudo il tema dell’aborto forzato.

La storia come detto, benché alla fine possa sembrare banalotta per l’interesse dello spettatore, è comunque condotta abbastanza bene, anche se il susseguirsi degli eventi, tra gli omicidi e le indagini, non è di particolare presa (ma è comunque una prerogativa del genere).

Cosa avete fatto a Solange? ha tuttavia elementi che, analizzati tecnicamente e in modo critico, (quindi tralasciando la visione distratta) elevano il valore del film consacrandolo comunque tra i più seri del filone: è ben diretto ( alcune inquadrature sono efficaci), gli omicidi sono (anche se non a livello scenico) concettualmente perversi e atroci e anche la recitazione è professionale.

Bella l’interpretazione di Camille Keaton nella parte di Solange, bravissima nell’evidenziare gli squilibri mentali causati dalla violenza subita.

Sono punti che, almeno a livello tecnico, contribuiscono ad arricchire il livello di gradimento e far scivolare il film fino alle rivelazioni finali sebbene poi queste non siano nulla di così shockante e inimmaginabile.

Nota positiva infine per la colonna sonora di Ennio Morricone, anche se di sicuro non rimarrà tra le sue più memorabili.

Cosa avete fatto a Solange? è quindi un film che saprà soddisfare sicuramente gli amanti più affezionati del giallo-thriller all’italiana e in alternativa gli spettatori di ampie vedute o quelli meno esigenti, forse per la tematica trattata, forse per il collocamento temporale, forse per l’abbondanza di scene di nudo.

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