Era Of Vampires è il tipico film d’azione cinese di serie B, ma d’impronta horror. Non credo che la Cina possa sfornare film sui vampiri che possano essere competitivi con il mercato europeo o americano, soprattutto ora che abbiamo una saturazione di film del genere ed infatti Era Of Vampires per i miei gusti personali è scadente: troppo “orientaleggiante”, poco horror e sviluppato in maniera da non colpire. La storia, che poteva essere sfruttata molto meglio ovviamente, come in gran parte dei casi, è mal supportata da tutto ciò che concerne la costruzione effettiva del film. La trama: Nella Cina del XIX° secolo i cadaveri degli esponenti delle famiglie più ricche vengono ricoperti di cera. La leggenda dice che con questo trattamento essi possano tornare in vita sotto forma di vampiri, ed è ciò che succede nel film…sarà un maestro di arti marziali e i suoi quattro allievi a combattere per fermare il degenerarsi della maledizione. Read the rest of this entry »
Archive for Il Mio Mondo HORROR
Tributo allo storico Nosferatu di Friedrich Wilhelm Murnau del 1922, capolavoro assoluto del regista e in generale uno dei capisaldi del cinema espressionista tedesco.
Questo film a dispetto di ciò che si potrebbe pensare non è un remake come poteva esserlo il Nosferatu- principe della notte di Werner Herzog (interpretato dal grande Klaus Kinski, con Isabelle Adjani), del 1979, ma bensì un’inventata ricostruzione abbastanza pittoresca del making di Nosferatu, dietro al quale ci celano leggende che vedono come interprete un vampiro realmente esistito e non un attore. Alcune voci aleggiano sull’ipotesi che Murnau avesse ingaggiato Max Schreck, un attore di teatro, e che in realtà questi fosse un vero vampiro, altri invece sostengono che l’attore che interpretò il conte Orlok (questo il nome del protagonista del film, cambiato appositamente per problemi legali con il copyright sul romanzo di Bram Stoker) non fosse Shreck ma un vampiro vero che il regista incontrò in viaggio sui Carpazi. Read the rest of this entry »
Precisiamo che c’è un’omonimia con un film di Claudio Fracasso dello stesso anno che non ha nulla a che fare con l’originale The Texas Chainsaw massacre di Tobe Hooper del 1974.
Il terzo capitolo della serie è a mio parere il più povero dei quattro, e per essere più preciso è un film pessimo e rarissime sono le cose da salvarsi. Più di metà del film scorre via senza scene significative o almeno di impatto visivo e se il buon giorno si vede dal mattino è prevedibile che la vicissitudine siano un susseguirsi di scene prevedibili e prive di significato.
Nulla di questo film sembra poter suscitare l’interesse nemmeno del fan più oltranzista del trash, dalla storia, palesemente identica ai precedenti film, agli effetti speciali quasi privi. Tutti gli elementi positivi anche per quanto riguarda le sensazioni negative che poteva suscitare The Texas Chainsaw massacre e che col secondo episodio erano scemate parecchio in questa terza puntata vengono quasi completamente a mancare e la stessa figura di Leatherface, che dal titolo dovrebbe essere posto al centro, sembra quasi essere una figura secondaria o almeno, molto meno terrorizzante e rilevante per la storia. Read the rest of this entry »
John Carpenter è senza dubbio uno dei grandi maestri del genere horror (sebbene si sia spostato su più generi) e il suo stile è pura scuola. The Fog non è l’eccezione alla regola ed anzi, è forse uno dei film più riusciti in assoluto, uno spettacolo per gli occhi, per il grado di tensione e per l’immaginazione, seppure sia stato prodotto con un budget limitato. Forse il mio preferito, a differenza del giudizio della critica e dello stesso Carpenter, che lo ritengono un horror minore rispetto alle grandi visioni, seppur negli anni sia diventato un classico del genere.
Dimostrazione che i migliori film sono usciti fuori negli anni passati , sfruttando pochi mezzi ma grandi idee.
The Fog, ispirato ad un romanzo di Edgar Allan Poe, è impregnato di atmosfera dall’inizio alla fine e tutto ciò che succedere riesce a tenere sul filo del rasoio (forse solo qualche minuto della parte centrale è poco scorrevole). Read the rest of this entry »
Paranormal Activity, comparso per la prima volta in un paio di festival ormai quasi 3 anni fa ed ora sul grande schermo, si aggiudica il titolo di uno dei peggiori film di tutta la storia del cinema, se non, per mio parere personale, il peggiore.
Partiamo dal presupposto che questo non è un film e non è neanche un “ finto documentario” sul paranormale, ma una perdita di tempo oltre il limite dell’irritante, ed in più non capisco come possa esserci tanta pubblicità in merito in giro per televisione di questi tempi. Quasi quasi la chiamerei truffa: ma quale L’esorcista dei nostri tempi, ma quale Il film che ha terrorizzato l’America!
Paranormal Activity purtroppo ha goduto di una sponsorizzazione talmente elevata da spingere sicuramente qualche curioso ad andarlo a vedere al cinema, ma a che scopo spendere tanti soldi e tanto tempo per vedere un film fallimentare sotto tutti gli aspetti. In pratica in più di un’ora e mezza di film non succede nulla e anche nel finale dove ci si potrebbe aspettare un risvolto interessante si ha una conclusione abbastanza scontata ed improvvisata (Steven Spielberg ha suggerito di cambiare il finale per la versione del film per il grande pubblico, e sorge il quesito: come può un film così aver carpito l’interesse di un regista di tale calibro?) , come talaltro sono campati in aria i pochi particolari che dovrebbero contornare la monotonia del tutto. Mi fa rabbrividire l’idea che si sia già pensato ad un seguito, tra l’altro con il supporto della Paramount pictures, e sorge un altro quesito: come può la Paramount aver trovato interesse per tale prodotto? Read the rest of this entry »
Seguito appena sufficiente di quel gioiello del 74 chiamato The Texas Chainsaw Massacre.
Anche questo capitolo , che esce a 12 anni di distanza dal prequel è stato firmato da regista Tobe Hooper. La storia è sempre quella e pretende di riprendere la narrazioni anni dopo, con la famiglia Sawyer sempre in “attività”, e Leatherface sempre in primo piano nello svolgersi dei fatti . Parto subito dicendo che tra un film e l’altro c’è l’abisso: se il primo film riusciva a sconcertare per la sua genialità ed efferatezza questo seguito non è che la brutta copia con qualche accenno nostalgico alle atmosfere del film del 74. Read the rest of this entry »
Pet Samatary ( l’errore ortografico è voluto) è tratto da un romanzo di Stephen King ed è forse ad oggi una delle migliori trasposizioni cinematografiche di uno dei suoi libri, contando anche l’abbondanza delle produzioni trash che prendono spunto da un suo racconto (film di generi diversi sempre tratti dai suoi romanzi hanno avuto sorte migliore, nell’horror la miriade di b-movies non è certo di conforto per lo scrittore). In un certo senso questo film nella sua povertà di effetti speciali (anche se il trucco e gli omicidi finali sono ben realizzati) e grossi colpi di scena è quasi un cult, sia per l’impatto di alcune rare scene ben fatte che per la tematica affrontata, così vicina al senso di disperazione causato dalla morte. Read the rest of this entry »