Clint Eastwood sorprende ancora con un film davvero ben fatto e continua a confermare le sue grandi qualità di regista e di narratore, riuscendo a trattare temi drammatici e di grande rilevanza sociale. Più di due ore di film che passano in modo fluido e, cosa più importante, che fanno riflettere su più di un tema decisamente attuali, nonostante la vicenda, tratta da una storia vera, si svolga nella Los Angeles del 1928. Straordinaria la prova di Angelina Jolie.
A Maggio del 2009 uscirà il nuovo capitolo della saga di Star Trek, film che sembra promettere l’abbattimento di quella barriera che è sempre esistita fra i fan dell’Enterprise e quelli dei Star Wars. Sotto le redini del re Mida di Hollywood J.J. Abrams, la pellicola mostra fin dal trailer la sontuosità della produzione (150 milioni di dollari) e la volontà di rinnovamento a partire dalla storia che torna indietro nel tempo per narrare la primissima avventura dei mitici Kirk, Spock e compagnia. Come dire, si torna indietro per andare avanti…..
Vi consigliamo di guardare anche il teaser trailer, molto bello ed evocativo: cliccate qui.
Il nuovo capitolo della saga di 007 è un buon film d’azione, per certi versi di minor impatto rispetto al precedente Casino Royale, ma non per questo meno valido (nonostante sia stato accolto tiepidamente dai fans). Da notare i primi venti minuti in puro stile “Jason Bourne“, con inseguimenti e scazzottate repentini e dalle inquadrature confuse. Anche in questo secondo capitolo del Bond – Daniel Craig si intravede la volontà di ampliare maggiormente il pubblico del film rispetto ai soli appassionati, forse col rischio di non accontetare i fans più puristi, ma chi non rischia difficilmente ottiene risultati.
Bolt è un cane-attore, star di una serie tv di successo e per lui non esiste differenza tra la vita e il set, tra realtà e finzione. Bolt è davvero convinto di essere un supercane frutto di un esperimento scientifico come il personaggio che interpreta nel telefilm.
Nella serie tv la sua missione è quella difendere la padrona che è una bambina.
Un giorno Bolt uscirà dei grandi studios del film e si troverà nel mondo reale dove i suoi superpoteri non funzioneranno.
Non mancheranno numerose avventure per il protagonista che sarà alla disperata ricerca della padrona e dovrà cercare di tornare a casa.
“Bolt – Un eroe a quattro zampe” è un un cartone in computer grafica della Disney creato per i bambini, che rinnega tutta l’innovatività portata nell’animazione e rifiuta un contenuto che sia in grado di soddisfare anche un pubblico più adulto grazie a più livelli di lettura come quello della Pixar o grazie ad un umorismo un po’ demenziale come quello della Dreamworks.
“Bolt” rispecchia il buon vecchio mondo Disney, quello davanti al quale i più piccoli ridono e gli adulti che li accompagnano sorridono lieti dei simpatici e rassicuranti contenuti che i loro bambini ricevono.
Tuttavia ci si chiede quanto l’antico mondo Disney possa oggi soddisfare i piccoli nati con la Pixar, cioè quei bambini cresciuti con prodotti animati che li hanno trattati e continuano a trattarli già come adulti.
Genere: Animazione
Il mondo finirà nel 2012. Questo secondo diverse profezie di popoli antichi, tra i quali i Maya, straordinari astronomi capaci di calcolare con precisione assoluta fenomeni celesti distanti anche centinaia o migliaia di anni. Curiosamente, il calendario Maya si ferma proprio al 2012, anno nel quale è prevista la conclusione di un’era e l’entrata in un nuovo “ciclo”. Molte teorie si sono susseguite negli anni a proposito di queste profezie: nel 2009, al cinema, conosceremo quello che potrebbe effettivamente succedere secondo Roland Emmerich, ormai esperto in materia dopo i catastrofici Independence Day e L’alba del giorno dopo. Il film 2012 avrà come protagonisti John Cusack e Danny Glover….e speriamo che rimanga solo un film, possibilmente bello.
Il thriller-horror The Orphanage è un buon film capace di emozionare lo spettatore. Se da un lato la trama, di impianto molto classico, non è nulla di particolarmente originale, dall’altro bisogna ammettere che la narrazione è molto ben fatta. La regia e il finale alzano decisamente la valutazione di questa pellicola che tanto deve alla direzione di Juan Antonio Bayona. Anche l’ottima recitazione della protagonista Belén Rueda aiuta a rendere tutto più efficace in un’atmosfera cupa, piena di visioni, suoni, rumori e…..bambini……..
Giù al Nord è una commedia francese molto divertente, dove gli stereotipi ed i luoghi comuni sono estremizzati fino al parossismo, salvo poi mostrarne, attraverso le vicende del protagonista, la vera realtà su cui si basano con tutte le situazioni comiche che ne conseguono. Oggetto di tali stereotipi è in questo caso l’estremo nord della Francia, luogo considerato e descritto dagli abitanti del sud quasi come un inferno sulla terra: pioggia, freddo, buio, abitanti ostili, scorbutici e dal dialetto incomprensibile. Il film è davvero molto godibile ed è consigliato a tutti gli amanti del genere. Purtroppo, come spesso accade, il trailer molto pompato può rovinare un pochino le aspettative: è un bel film ma non aspettatevi la pellicola del millennio.



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