Il Mio Mondo Cinema

hmmm.jpgL’espressività (leggere: monoespressività) di Nicolas Cage è ormai proverbiale, e anche in questa pellicola non rinuncia a sfoggiare per quasi tutta la durata del film un’espressione da cane bastonato. A questo elemento, che non rappresenta nessuna novità, si aggiunge un’intepretazione un po’ più in stile Van Damme in un film dove l’azione quantomeno non manca e la regia risolleva un po’ le sorti della pellicola. Se il genere piace potete perdonargli la poca originalità della trama e dei dialoghi, perché comunque il film si lascia guardare.

Horror-classiconeJohn Carpenter è senza dubbio uno dei grandi maestri del genere horror (sebbene si sia spostato su più generi) e il suo stile è pura scuola. The Fog non è l’eccezione alla regola ed anzi, è forse uno dei film più riusciti in assoluto, uno spettacolo per gli occhi, per il grado di tensione e per l’immaginazione, seppure sia stato prodotto con un budget limitato. Forse il mio preferito, a differenza del giudizio della critica e dello stesso Carpenter, che lo ritengono un horror minore rispetto alle grandi visioni, seppur negli anni sia diventato un classico del genere.

Dimostrazione che i migliori film sono usciti fuori negli anni passati , sfruttando pochi mezzi ma grandi idee.

The Fog, ispirato ad un romanzo di Edgar Allan Poe, è impregnato di atmosfera dall’inizio alla fine e tutto ciò che succedere riesce a tenere sul filo del rasoio (forse solo qualche minuto della parte centrale è poco scorrevole). Read the rest of this entry »

Scusa ma ti voglio sposare

Scusa ma ti voglio sposare è il seguito di Scusa ma ti chiamo amore, che racconta la storia d’amore tra Alex (Raoul Bova), pubblicitario trentanovenne di successo, e Niki (Michela Quattrociocche), una giovane ventenne, conosciuta in un incidente stradale.
E dopo 3 anni Alex capisce che nonostante la differenza di età,  vuole sposare Niki, così gli fa la grande proposta.
Niki all’inizio è molto contenta, ma con l’avvicinarsi della fatidica data, sente una paura crescente che le fa fare un passo indietro e manda a monte il matrimonio.
Scusa ma ti voglio sposare, di Federico Moccia, è una divertente commedia sentimentale.

Genere: Commedia

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Horror-incomprensibileParanormal Activity, comparso per la prima volta in un paio di festival ormai quasi 3 anni fa ed ora sul grande schermo, si aggiudica il titolo di uno dei peggiori film di tutta la storia del cinema, se non, per mio parere personale, il peggiore.

Partiamo dal presupposto che questo non è un film e non è neanche un “ finto documentario” sul paranormale, ma una perdita di tempo oltre il limite dell’irritante, ed in più non capisco come possa esserci tanta pubblicità in merito in giro per televisione di questi tempi. Quasi quasi la chiamerei truffa: ma quale L’esorcista dei nostri tempi, ma quale Il film che ha terrorizzato l’America!

Paranormal Activity purtroppo ha goduto di una sponsorizzazione talmente elevata da spingere sicuramente qualche curioso ad andarlo a vedere al cinema, ma a che scopo spendere tanti soldi e tanto tempo per vedere un film fallimentare sotto tutti gli aspetti. In pratica in più di un’ora e mezza di film non succede nulla e anche nel finale dove ci si potrebbe aspettare un risvolto interessante si ha una conclusione abbastanza scontata ed improvvisata (Steven Spielberg ha suggerito di cambiare il finale per la versione del film per il grande pubblico, e sorge il quesito: come può un film così aver carpito l’interesse di un regista di tale calibro?) , come talaltro sono campati in aria i pochi particolari che dovrebbero contornare la monotonia del tutto. Mi fa rabbrividire l’idea che si sia già pensato ad un seguito, tra l’altro con il supporto della Paramount pictures, e sorge un altro quesito: come può la Paramount aver trovato interesse per tale prodotto? Read the rest of this entry »

musica.jpgVisto il successo planetario del primo capitolo, un sequel era d’obbligo (ormai funziona così…), ma il film può essere visto tranquillamente senza conoscere il predecessore, in quanto viene trattato come episodio a sé stante.

Detto questo, Alvin Supertar 2 non introduce niente di nuovo, risulta godibilissimo e divertente per il pubblico a cui si rivolge, ma soddisfando solo il bisogno di mero intrattenimento: tutte le tematiche affrontate sono infatti messe in piedi attorno ad un’impalcatura di luoghi comuni (si veda la rappresentazione dell’universo scolastico) che non vengono neanche lontanamente messi in discussione.