Pupi Avati ricorda se stesso ed un’intera generazione con un film molto piacevole ambientato nella Bologna degli anni ’50. La sotria mette in scena diversi personaggi, appunto Gli Amici del Bar Margherita, che vengono scrupolosamente osservati e raccontati dal giovane Taddeo (alter ego di Avati), il quale sogna e cerca in tutti i modi di entrare a far parte di quella cerchia ristretta, e nonostante tutto molto unita, di persone. La pellicola ha sempre un taglio divertente che la rende particolarmente godibile, anche se in tutto il film, fin dalle prime battute, aleggia un’atmosfera molto nostalgica.