Partirei dal presupposto che parlare di Horror in questo caso è limitativo. Patrick è un film che potremmo definire horror ma in senso molto lato, ed è difficile catalogarlo perché sfugge da etichette, come è stato difficile per me anche esprimere un giudizio reale.
Patrick a mio vedere è un film molto triste che solleva tematiche molto delicate, parlando di un ragazzo in coma da 2 anni, in seguito al trauma per l’omicidio della madre, ad opera di lui stesso. Non solo, ma in modo molto indiretto affronta la problematica dell’eutanasia, della vita in stato vegetativo e delle possibilità effettive di recupero delle persone in coma.
Tuttavia il film non è deprimente o pesante, benché sia velatamente cupo, e purtroppo, allo stesso tempo, non è neanche di chissà quale grande impatto sul pubblico: molto statico, senza sequenze memorabili o aumento di tensione durante lo svolgersi dei fatti. Risulta quindi ad una visione superficiale un film abbastanza noioso, dove tutto, compreso il finale, appare scontato. Essendo pero’ il ’78 credo che sia abbastanza innovativo dal punto di vista della storia e mi ha fatto riflettere su problematiche importanti, al di la della semplice visione per passatempo. Non riuscirei mai penso, neanche dopo più visioni, a dare un giudizio critico sul film, data la parte “drammatica” incombente, ma tolto questo forse lo boccerei completamente. Non consiglio la visione dal punto di vista dell’intrattenimento, perché è abbastanza inutile, ma se, per vostro bagaglio personale, volete vedere un film che attinge solo dall’ horror e tratta in modo “indiretto” temi forti, dateci un’occhiata.