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horror-ammiccoChe spasso!!! Il ritorno dei morti viventi è sicuramente uno tra i più divertenti film disimpegnati in ambito horror che io abbia mai visto: semplice, diretto, senza troppi fronzoli, molto “teen-ager” e senza la presunzione di essere preso troppo seriamente. Un chiaro accenno in apertura del film a La notte dei morti viventi di Romero è il preludio ad uno zombie movie tutt’altro che stereotipato ed anzi del tutto personale. O’ Bannon riesce a partorire un film horror che ha anche molto dell’ironico e tutto fila via liscio come l’olio riuscendo a prendere lo spettatore senza troppe pretese e coinvolgerlo.

Molto belle le ambientazioni, sicuramente azzeccate, che si spostano tra un cimitero, un obitorio e il sottoscala di un’azienda per forniture mediche (da dove parte tutta la vicenda). Belli gli zombie, anche se a volte risultano un po’ “pupazzosi” nell’aspetto, ma è positivo pensare che questo è ulteriore sintomo di personalità e diversità rispetto al trucco classico. In quanto ad effetti speciali le scene splatter non mancano ma sono filtrate da un mood catchy e scherzoso che quasi non disgusta e generalmente il film è condito di una buona manciata di scene e battute storiche, una recitazione sopra la media e dulcis in fundo un bellissimo e immortale spogliarello integrale ad opera dell’idolo dei teen-ager horror fans Linnea Quigley. Il ritorno dei morti viventi vede come protagonisti una congrega di giovani punk e questa scelta fa senz’altro di questa pellicola un prodotto giovanile, diretto appunto a colpire per la maggiore questa fascia di pubblico. Anche le musiche si muovono su questo filone, proponendo per la maggior parte canzoni punk rock, non facendo altro che confermare la precedente affermazione riguardante il target di riferimento.

Come detto un film altamente alla portata di tutti e in più punti sarebbe viene difficile catalogarlo come horror per merito (o a causa) di un approccio un pochino più frivolo allo zombie style rispetto a molti altri titoli. La tensione emotiva durante il film quasi non si fa sentire e non viene neanche evidenziato un particolare significato a livello sociale come possono essere ad esempio i film di Romero. Uno zombie movie fine a se stesso improntato sul divertimento visivo.

Tirando le somme un film piacevole, da vedere forse più di una volta per apprezzarlo veramente e goderlo appieno, a mio avviso di gradimento per la maggior parte dei kids amanti dell’horror stile americano.

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