Un film parecchio confuso, ai limiti del demenziale, ai limiti dell’inutilità, che non mancherà di annoiarvi sempre più durante tutto lo scorrere delle scene. Partendo da questa valutazione complessiva mi appresto a motivare a valutazione.
Botched è l’opera prima dell’irlandese K. Ryan ed è collocabile tranquillamente nel genere commedia-horror. L’idea di fondo poteva essere anche divertente ed innovativa, ed è contaminata ottimamente nelle sequenze iniziali da una partenza di trama che non fa presupporre per nulla all’horror e giocata successivamente sull’effetto sorpresa.
Dopodichè è il vuoto. Vuoto presente nella narrazione, dove scene sanguinolente si accavallano ad un copione per nulla intrigante, quasi inaspettatamente buffo .
A quanto mi sembra di percepire, l’intenzione del film doveva essere una miscela tra splatter e comicità.
Bene.
Se da una parte gli effetti speciali gore sono ben realizzati (seppur per nulla innovativi e molto standardizzati) dall’altra gli spunti comici sono alquanto deridibili e fuori luogo, partendo dal presupposto che la vicenda, se diretta in modo più seria, era una potenziale carta vincente (l’idea di trasformarlo in una dark comedy per essere alla moda è una scelta perdente). Per intenderci, di film cosi , gia stravisti, ce ne sono a bizzeffe e non basta qualche testa mozzata e qualche sezionamento per tenere svegli. La sensazione è, dopo aver visto le prime 2-3 scene gore, di trovarsi di fronte ad un signor horror bello claustrofobico e perverso , quando basta che passino 10 minuti per non vivere neanche l’1% della tensione che vi si potrebbe aspettare.
Non è mia intenzione crocifiggere così il regista, anche se le mie parole potrebbero tradire, e contando che ci sono un sacco di film peggiori,resta solo l’amaro in bocca vedendo buoni basi d’appoggio quali una scenografia adatta ad un cult horror a tutti gli effetti (un piano-labirinto desolato all’interno di un grattacelo), una regia da routine ma allo stesso tempo sapiente e attori discreti, per poi trovarsi il tutto buttato via in un film banale.
Se la trama fosse stata sviluppata diversamente, condita con scene ben più incisive e se il lato demenziale fosse stato accantonato, magari poteva riuscire una produzione abbastanza originale. Prima prova “bocciata” quindi per Kit Ryan che non riesce a convincere. Il potenziale per un miglioramento netto forse c’è e spero in un prossimo film ben più definito.